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L’Accesso all’Energia diventa un Obiettivo Globale

Il 14% della popolazione mondiale, è ancora priva di accesso al servizio elettrico.

Per quanto dal 2000 nel mondo siano state create circa 1,2 miliardi di nuove connessioni, prevalentemente nei paesi asiatici, il contestuale aumento demografico non ha di fatto permesso di diminuire il numero assoluto di persone prive di accesso. Di queste oltre l’80% risiede in zone rurali.

Nello scenario al 2030 la IEA prevede che con i piani nazionali ed internazionali di sviluppo delle infrastrutture energetiche la percentuale possa scendere all’8%.

Il 60% delle nuove connessioni sarà sostenuta dallo sviluppo di fonti rinnovabili. Con la presentazione dei Sustainable Development Goal (SDG) da parte delle Nazioni Unite nel 2015, l’accesso al servizio elettrico è diventato uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.

E’ la prima volta che l’accesso all’ energia diventa un obiettivo di sviluppo a livello globale.

L’energia è sempre stata considerata un mezzo per lo sviluppo e non un obiettivo fine a se stesso. Tuttavia proprio l’esperienza nel perseguire gli MDGs ha mostrato come nessuno degli obiettivi di sviluppo sia raggiungibile senza l’accesso a forme moderne di energia. Sviluppo ed energia sono contestuali.

Come raggiungere obiettivi nel campo dell’educazione e della sanità senza energia? Come pensare di promuovere l’uguaglianza di genere se il tempo delle donne e delle bambine è impiegato per raccogliere legna, accudire il fuoco, procurare l’acqua senza accesso alla tecnologia?

Non certo in secondo piano, poi, lo sviluppo e la riduzione dei costi della generazione elettrica da fonte solare e le tecnologie delle reti intelligenti (smart grids), particolarmente adatte all’accesso all’energia nei contesti in via di sviluppo.