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Emissioni di Gas Serra ai massimi secondo l’ONU… il cambiamento diventa obbligato!

Secondo gli esperti dell’ONU, le emissioni di gas serra avrebbero raggiunto livelli record, con il biossido di carbonio, il metano e il protossido di azoto a livelli di gran lunga superiori a quelli preindustriali.

Un rapporto appena diffuso, riporta che l’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione simile di CO2 è stato 3-5 milioni di anni fa, quando la temperatura media era di 2-3 gradi più calda e il livello del mare 10-20 metri più alto di adesso. 

 

Stando a quanto riportato nello studio, i livelli di CO2 sono saliti a una media globale di 405,5 parti per milione in atmosfera nel 2017.  Quelli di metano, invece, un potente gas serra responsabile di circa il 17% del riscaldamento globale, sono ora 3,5 volte più alti dei tempi preindustriali a causa delle emissioni provenienti dall’allevamento dei bovini, dalle risaie e dalle perdite dai pozzi di petrolio e gas. L’ossido di azoto, infine, che riscalda anche il pianeta e distrugge lo strato protettivo di ozono della Terra, è ora più che doppio dei livelli pre-industriali e per il 40% proviene da attività umane, tra cui il degrado del suolo, l’uso di fertilizzanti e l’industria.

Ogni grande cambiamento arriva dalle azioni delle masse e quindi, prima dal singolo individuo.

 

Il PRIMO passo che possiamo fare acquisire una maggiore consapevolezza e un maggiore senso di responsabilità!

 

Se poi, nell’aiutare il pianeta…risparmiamo pure di certo fastidio non ci dà non trovi???

 

Scarica il report ed entra anche tu nel NUOVO mondo di efficientamento e risparmio!!!!

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Al Via Ecomondo 2018 e Key Energy

Oggi finalmente si sono aperte le porte di Ecomondo 2018 e Key Energy, i due appuntamenti di riferimento per la green economy.

“Sono giorni difficili per il Paese ma ho voluto esserci perché questo è un momento topico, più che un’esposizione – ha dichiarato il ministro dell’ambiente Sergio Costa al momento del taglio del nastro – Vuol dire che qui si incontrano realmente imprenditori che vogliono fare ambiente – e lo vogliono far bene – e la struttura pubblica; si incrociano e si incontrano per poter dialogare e costruire il sistema dell´economia circolare. Investire in green economy vuol dire fare economia circolare e l’economia circolare, non abbiamo alternative, deve sostituire l’economia lineare per il semplice motivo che le risorse mondiali non sono infinite e sprecare non ha alcun senso”.

 

Il Ministero dell’Ambiente quest’anno, inoltre, ha organizzato anche diversi eventi e interviene in numerose tavole rotonde, che vedranno la partecipazione, tra gli altri, dei sottosegretari all’ambiente Salvatore Micillo e Vannia Gava. Fitto anche il programma di seminari, incontri B2B e spazi di riflessione tra imprese italiane e le delegazioni di alcuni Paesi con cui il Ministero porta avanti programmi di collaborazione bilaterale. Tra questi, in programma per martedì 6 novembre, il “Sino-Italian Forum on green industry development”, organizzato dal MATTM e il Ministero dell’Industria e dell’Informazione tecnologica della Repubblica Popolare Cinese, e il “Climate business opportunities in the Middle East & North Africa”, seminario organizzato in collaborazione con l’International finance corporation del Gruppo Banca Mondiale.

 

ecomondo 2018

 

Economia circolare ed efficienza energetica saranno gli argomenti chiave attorno ai quali si concentreranno le kermesse riminesi. Il focus della 22a edizione di Ecomondo sarà il nuovo paradigma della circular economy, concetto ormai imprescindibile per i processi industriali in tutti i Paesi più sviluppati, mentre quello della 12a edizione di Key Energy sarà il business delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. .

 

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE (fonte: Rinnovabili.it)

Martedì 6 novembre

– Stati generali della green economy – Sessione “Le città, laboratori della green economy”, alla quale partecipa e interviene il Presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani (Sala Neri 2, Hall Sud, dalle ore 15.00 alle ore 18.00)

– Le sessioni “Efficientamento impianti biogas: biomasse e pretrattamenti”“Efficientamento impianti biogas: tecnologie e processi” e “Digestato: trattamento e uso agronomico” (area forum CIB, Padiglione 5, dalle ore 14.00)

 

Mercoledì 7 novembre

– Inaugurazione della Mostra MaINN sui materiali innovativi e sostenibili per una edilizia sostenibile, organizzata da Legambiente (Stand Legambiente, Padiglione B7, Stand 068, ore 16.00)

– Workshop “Chiudere il cerchio: regole e azioni per supportare la filiera della carta”, organizzato da Comieco (Agorà, Padiglione B1, Stand Conai, ore 16.30)

 

Giovedì 8 novembre

– Presentazione Buone Pratiche Urbane tratte dal rapporto Ecosistema Urbano 2018 di Legambiente (Sala Energy Room Padiglione B 5, dalle ore 11.30 alle ore 13.30)

– “Le nuove vie della seta: da raccolta differenziata a integrazione sociale”, organizzato da Comieco (Agorà, Padiglione B1, Stand Conai, ore 11)

– Convegno della Piattaforma Tecnologica Nazionale (Bio)Metano , presentato da CIB, insieme al CIC, Consorzio Italiano Compostatori (Hall Sud, Sala Ravezzi 1, ore 14.30)

– Tavola rotonda “Biometano e tecnologie di upgrading” del CIB a cui seguirà la Tavola rotonda “Biometano e tecnologie di liquefazione” (area forum CIB, Padiglione D5, dalle ore 10.00 alle ore 12.00)

 

Venerdì 9 novembre

– Convegno “Plastica monouso e rifiuti marini nel Mar mediterraneo: problemi e soluzioni”, a cura di Legambiente, Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, Enea, IPPR, Corepla, Assobioplastiche, e in collaborazione con Beyond Plastic Med, Pelagos Plastic Free, Clean Sea Life, Interreg Mediterranean Medsealitter (Hall Sud, Sala Ravezzi 2, dalle ore 10.30 alle ore 13.30)

 

Noi saremo presenti allo stand di Eco Black Box Padiglione B5 Stand 57.

 

Per chi resta a casa…iniziate da qui… il mondo chiama…è ora di iniziare!!!!

Entra e aiuta il mondo alla sostenibilità!!!!

A presto

 

Vignato Vincenzo

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Incentivi alle rinnovabili…ultime modifiche sul DM FER

Ciao!!!

Oggi parliamo delle ultime modifiche sul decreto per le energie rinnovabili!

Il provvedimento, che disciplinerà i nuovi incentivi rinnovabili (fotovoltaico incluso), è ora nelle mani del Ministero dell’Ambiente per l’approvazione finale.

Cosa cambia nell’ultima versione del DM FER1 rispetto lo schema iniziale? Innanzitutto, l’aumento del 10 per cento della tariffa incentivante prevista per impianti di mini idro e mini eolico.

Report Gratuito per i 10 Passi Per un Efficienza Sostenibile

Sempre in termini di incentivi rinnovabili, il testo finale assegna alla nuova classe A-2 dei Registri, ossia impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit, un premio su tutta l’energia prodotta, a prescindere dalla quantità immessa in rete e da quella autoconsumata!!! (e questo ci piace…)

Risolto il nodo delle bonifiche. Il decreto prevede di dare priorità, in Aste e Registri, a impianti realizzati su discariche, cave e miniere esaurite, o aree di pertinenza di discariche e siti contaminati e, affinché vi sia la certezza dell’effettiva decontaminazione e risanamento dell’area (speriamo bene…), gli operatori dovranno dotarsi della certificazione di bonifica.

 

Tra le modifiche rientrano anche: l’inserimento di un’ulteriore data nel 2021 per le procedure di asta e registro; un meccanismo che si spera andrà ad incentivare l’installazione e la diffusione di colonnine di ricarica elettrica.

 

Una volta ricevuta l’approvazione formale dai ministeri competenti, il decreto rinnovabili passerà nelle mani della Conferenza Regioni, quindi sul tavolo della Corte dei Conti prima di volare a Bruxelles per l’ultimo ok.

 

Questo confidiamo aiuti a dare un ulteriore spinta al nostro paese che è sempre più Green… come ha confermato di recente GreenItaly 2018, il rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, patrocinato dal MATTM e promosso in collaborazione con il Conai e Novamont.

Il documento, scatta una fotografia della green economy nazionale e ricorda come il Belpaese sia una delle realtà più avanzate d’Europa.

Siamo secondi tra i big player europei per consumi energetici per unità di prodotto: dalle 17,3 tonnellate di petrolio equivalente per milione di euro del 2008 siamo passati alle 14,2 tonn di oggi. Davanti a noi c’è solo la Gran Bretagna che di tonnellate ne consuma 10,6.

Con 43,2 tonnellate per ogni milione di euro prodotto (1,7 t in meno del 2008) siamo i più efficienti nella riduzione dei rifiuti tra le cinque grandi economie europee.

Sul fronte emissioni l’Italia è terza tra le cinque grandi economie comunitarie (104,2 tonnellate CO2 per milione di euro prodotto) dietro alla Francia (85,5 t, in questo caso favorita dal nucleare) e al Regno Unito (93,4 t; pesa, grazie al ruolo della finanza).

 

La strada è tracciata davanti a noi, ma ognuno deve fare la sua parte, se vuoi iniziare a fare la tua, scarica il report

 

http://www.tecnoefficienza.com/report-10-passi/ e unisciti a noi!!!

 

A presto

Vignato Vincenzo