Ciao!!!
Oggi parliamo delle ultime modifiche sul decreto per le energie rinnovabili!
Il provvedimento, che disciplinerà i nuovi incentivi rinnovabili (fotovoltaico incluso), è ora nelle mani del Ministero dell’Ambiente per l’approvazione finale.
Cosa cambia nell’ultima versione del DM FER1 rispetto lo schema iniziale? Innanzitutto, l’aumento del 10 per cento della tariffa incentivante prevista per impianti di mini idro e mini eolico.
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Sempre in termini di incentivi rinnovabili, il testo finale assegna alla nuova classe A-2 dei Registri, ossia impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit, un premio su tutta l’energia prodotta, a prescindere dalla quantità immessa in rete e da quella autoconsumata!!! (e questo ci piace…)
Risolto il nodo delle bonifiche. Il decreto prevede di dare priorità, in Aste e Registri, a impianti realizzati su discariche, cave e miniere esaurite, o aree di pertinenza di discariche e siti contaminati e, affinché vi sia la certezza dell’effettiva decontaminazione e risanamento dell’area (speriamo bene…), gli operatori dovranno dotarsi della certificazione di bonifica.
Tra le modifiche rientrano anche: l’inserimento di un’ulteriore data nel 2021 per le procedure di asta e registro; un meccanismo che si spera andrà ad incentivare l’installazione e la diffusione di colonnine di ricarica elettrica.
Una volta ricevuta l’approvazione formale dai ministeri competenti, il decreto rinnovabili passerà nelle mani della Conferenza Regioni, quindi sul tavolo della Corte dei Conti prima di volare a Bruxelles per l’ultimo ok.
Questo confidiamo aiuti a dare un ulteriore spinta al nostro paese che è sempre più Green… come ha confermato di recente GreenItaly 2018, il rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, patrocinato dal MATTM e promosso in collaborazione con il Conai e Novamont.
Il documento, scatta una fotografia della green economy nazionale e ricorda come il Belpaese sia una delle realtà più avanzate d’Europa.
Siamo secondi tra i big player europei per consumi energetici per unità di prodotto: dalle 17,3 tonnellate di petrolio equivalente per milione di euro del 2008 siamo passati alle 14,2 tonn di oggi. Davanti a noi c’è solo la Gran Bretagna che di tonnellate ne consuma 10,6.
Con 43,2 tonnellate per ogni milione di euro prodotto (1,7 t in meno del 2008) siamo i più efficienti nella riduzione dei rifiuti tra le cinque grandi economie europee.
Sul fronte emissioni l’Italia è terza tra le cinque grandi economie comunitarie (104,2 tonnellate CO2 per milione di euro prodotto) dietro alla Francia (85,5 t, in questo caso favorita dal nucleare) e al Regno Unito (93,4 t; pesa, grazie al ruolo della finanza).
La strada è tracciata davanti a noi, ma ognuno deve fare la sua parte, se vuoi iniziare a fare la tua, scarica il report
http://www.tecnoefficienza.com/report-10-passi/ e unisciti a noi!!!
A presto
Vignato Vincenzo